La voce ha il grande potere di coinvolgere direttamente, a volte più di mille immagini: il gruppo Humanitas ha deciso di raccontare così la propria esperienza con l'emergenza sanitaria in corso, ovvero attraverso un podcast. Un mezzo di grande efficacia e che permette di immergersi nelle storie di tutte le figure professionali coinvolte in prima linea, come se fosse un diario. Leggete qui le informazioni di questo progetto e ascoltateli!
Humanitas Voice: le storie dal fronte della cura
Un canale podcast con la voce dei professionisti di Humanitas impegnati nella lotta al Coronavirus a Rozzano, Bergamo, Milano, Torino e Castellanza.
Un racconto che, dando spazio alle emozioni personali, fa capire che cosa significa lavorare e vivere in un ospedale “in prima linea”. Le testimonianze e la solidarietà di molti professionisti dello sport, dello spettacolo e del giornalismo. Scarica qui le foto e i link diretti ai canali per ascoltare i podcast
“Le mascherine ci hanno insegnato a sorridere con gli occhi. Ne usciremo e ne usciremo tutti più forti”. Dal fronte della cura si leva un coro di voci: sono quelle di medici, infermieri, OSS, staff, tecnici, ingegneri e informatici e specializzandi di Humanitas University impegnati nella gestione della più grande emergenza sanitaria italiana degli ultimi anni. La lotta al Coronavirus è ora sul podcast Humanitas Voice: le storie dal fronte della cura, canale che raccoglie testimonianze da più città: Rozzano, Milano, Bergamo, Torino e Castellanza, dove gli ospedali Humanitas si sono rapidamente trasformati per assistere centinaia di pazienti contagiati dal virus.
I podcast sono disponibili sulle principali piattaforme musicali, come Spreaker, Spotify e Deezer, suddivisi in playlist a seconda della città.
A testimonianza che questa missione si vince insieme, ecco anche voci del mondo dello spettacolo, dello sport amici dell’ospedale: Gerry Scotti, Amadeus, Fiorello, Antonella Clerici, Massimo Boldi, Sergio Sgrilli, Javier Zanetti, Sofia Goggia, Odette Giuffrida. Da parte loro, messaggi di solidarietà e di incoraggiamento. E poi le voci commosse dei giornalisti di Corriere della Sera, la Repubblica, Gazzetta dello Sport, RAI, Sky TG24, Oggi, L’Eco di Bergamo, Bergamo News, impegnati a raccontare i fatti di questi giorni: Luigi Ripamonti, Daniela Minerva, Dario Cresto-Dina, Andrea Monti, Stefania Pinna, Carlo Imbimbo, Umberto Brindani, Monica Maggioni, Riccardo Nisoli, Rosella del Castello e tanti altri. Gli audio saranno caricati via via sulla piattaforma e resi disponibili anche ai pazienti ricoverati grazie ai volontari presenti in corsia con i tablet.
Un contributo speciale, infine, arriva dagli studenti di Humanitas University, anche loro impegnati al fronte come volontari ai Check Point di ingresso in ospedale, postazioni in cui si rileva la temperatura corporea e lo stato di salute di chiunque acceda alla struttura.
Quello che ne risulta è un grande diario vocale, in continua costruzione, destinato a lasciare una traccia viva di un momento importante della nostra storia.
Storie di evoluzione personale, responsabilità e coesione
Nelle voci dei professionisti al fronte ospedaliero non c’è solo la fatica, ma anche lo stupore di vedere come l’emergenza abbia spinto ogni persona a dare il massimo per operare trasformazioni logistiche e organizzative mai viste prima: aprire nuovi reparti, con tutto il supporto tecnologico e umano necessario, gestire un fiume di pazienti spesso in condizioni critiche, ma anche le emozioni dell’autoisolamento per proteggere i propri cari. Sono storie di chi resiste e spera, aggrappandosi alle emozioni comunicate con gli occhi e ai sorrisi dei primi pazienti guariti.
Ospedali in prima linea
I fronti Humanitas della battaglia contro Covid-19 sono diversi. A Rozzano, l’Istituto Clinico Humanitas è diventato in pochi giorni un ospedale con 300 posti letto dedicati ai pazienti Covid tra degenze, Pronto Soccorso e Terapie Intensive. In questa fase di emergenza, il policlinico è anche HUB della rete oncologica regionale e della rete Stroke. A Bergamo, città particolarmente colpita dal virus, Humanitas Gavazzeni si è trasformato da subito in centro totalmente dedicato ai malati di coronavirus, con ampliamenti del Pronto Soccorso, della Terapia Intensiva e dei reparti che hanno permesso di arrivare ad ospitare oltre 260 persone al giorno. Anche le strutture torinesi si sono da subito attivate: oggi Humanitas Gradenigo e Humanitas Cellini dedicano oltre 120 posti letto a pazienti positivi al Covid-19, mentre la Clinica Fornaca garantisce l’attività chirurgica urgente e indifferibile. A Castellanza (VA), Humanitas Mater Domini ha riorganizzato i percorsi per assistere pazienti Covid, con Terapia Intensiva dedicata e ridisegnando il Pronto Soccorso. Infine a Milano, Humanitas San Pio X accoglie i pazienti Covid che hanno superato la fase acuta della malattia e non necessitano di assistenza ventilatoria e porta avanti progetti per continuare a garantire la sicurezza del percorso nascita.